Calistri: «le aziende lavorano a pieno regime, sia in termini di commesse che di occupazione». Assopellettieri annuncia la III edizione degli Stati Generali della Pelletteria a Firenze
La Toscana della pelletteria continua a recuperare terreno in export. In riferimento ai primi tre mesi del 2022, secondo i dati elaborati per Assopellettieri dal Centro Studi Confindustria Moda, le vendite estere dei prodotti della pelletteria e della concia (raggruppati nella voce Ateco CB151) registrano un incremento dell’export del 10,2% sul primo trimestre 2021. I dati sono stati presentati in occasione dell’assemblea plenaria di Assopellettieri durante la quale è stata annunciata la terza edizione degli Stati Generali della pelletteria, convocati per martedì 18 ottobre a Firenze nel Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio. L’assemblea ha offerto anche l’occasione per una riflessione sulla comunicazione e le possibili attività del comparto moda.
Tornano a Firenze gli Stati Generali della pelletteria italiana
Dopo il successo delle prime due edizioni Assopellettieri, l’associazione nazionale che rappresenta le imprese di pelletteria – dai brand del lusso alle piccole e medie imprese – rinnova l’appuntamento con istituzioni, aziende e addetti ai lavori proponendo una formula ancora più ricca e in grado di portare un valore concreto alle aziende e a un settore in rapida trasformazione. Per la terza edizione Assopellettieri ha scelto un partner d’eccezione, The European House – Ambrosetti, tra i player più accreditati in materia di consulenza strategica e ricerche di alto livello, da più di 50 anni al fianco delle imprese, per la loro crescita.
Calistri: «Firenze è uno dei motori principali del settore, facendo da solo 1/3 dell’export nazionale: è la cornice naturale per questa operazione»
«La Toscana è uno dei distretti produttivi più importanti per il settore e la pelletteria è uno dei principali asset economici della nostra regione: i temi che saranno al centro dell’appuntamento di ottobre sono quindi profondamente sentiti, qui come in tutti i principali distretti italiani della pelletteria – commenta Andrea Calistri vicepresidente di Assopellettieri con delega al distretto toscano -. Firenze, e i dati lo confermano, è uno dei motori principali del settore, facendo da solo 1/3 dell’export a livello nazionale: rappresenta quindi la cornice naturale per un’operazione di caratura internazionale come quella che si propone di essere la giornata dedicata agli Stati Generali della Pelletteria Italiana ospitati per il terzo anno consecutivo in Palazzo Vecchio».
Il programma della giornata dedicata alla pelletteria
Tre le sessioni plenarie che caratterizzeranno la prossima edizione degli Stati Generali. Due aperte al pubblico e una riservata agli associati con il coinvolgimento di rappresentanti del Governo, delle Istituzioni, dell’Industria e del Fashion, che si alterneranno nell’arco della giornata. Diversi anche i temi sul tavolo. Innanzitutto la trasparenza della filiera, al fianco della trasformazione digitale per la sostenibilità. Poi il focus sul cambio generazionale e sul ruolo della proprietà nel futuro. Infine, un argomento molto caro ad Assopellettieri: quello della formazione. Il convegno, divenuto ormai un appuntamento di riferimento per il settore, si è posto sin da subito l’obiettivo di creare sinergie tra gli operatori e le istituzioni del made in Italy, incoraggiando l’intero comparto a sviluppare la capacità di fare sistema per promuovere a livello globale la filiera delle aziende italiane e il loro savoir faire. L’evento testimonia anche la crescente presenza dell’Associazione sul territorio e la sua capacità di rappresentare il valore e le istanze delle aziende presso le istituzioni.
Gabbrielli: «Gli Stati Generali della Pelletteria 2022 saranno l’occasione per esaminare lo scenario attuale e i suoi protagonisti»
«Un tema che ci sta molto a cuore è il mantenimento del know-how artigianale, accanto all’evoluzione delle competenze di filiera -, sottolinea il presidente di Assopellettieri Franco Gabbrielli –. Gli Stati Generali della Pelletteria 2022 saranno l’occasione per esaminare lo scenario attuale e i suoi protagonisti, mettendo in evidenza e analizzando i trend che stanno cambiando la struttura stessa del settore, prime fra tutti la verticalizzazione delle filiere e le aggregazioni».
I dati toscani relativi al primi trimestre 2022
In riferimento ai primi tre mesi del 2022, secondo i dati elaborati per Assopellettieri dal Centro Studi Confindustria Moda, le vendite estere dei prodotti della pelletteria e della concia (raggruppati nella voce Ateco CB151) registrano un incremento dell’export del 10,2% sul primo trimestre 2021.Un dato positivo quindi, anche se inferiore alla media nazionale(+18,1%), pari a 1,35 miliardi di euro in valore: il 40% del totale italiano (3,37 miliardi di euro).
Calistri: «I prossimi mesi saranno cruciali per riportare la Toscana ai livelli di tre anni fa e, auspicabilmente, superarli»
«In Toscana si continua a crescere in maniera esponenziale: siamo quasi tornati ai livelli pre Covid quando, nel corso del 2019, la Toscana aveva esportato beni per circa 5,5 miliardi di euro – commenta Andrea Calistri vicepresidente di Assopellettieri con delega al distretto toscano -. Le aziende lavorano a pieno regime, sia in termini di commesse che di occupazione, complice la crescente vivacità di interscambi con gli USA che hanno spalancato le porte, mentre torna a riaffacciarsi il Giappone dove rispetto al 2019 la crescita in export è del 120%. I prossimi mesi saranno cruciali per riportare la Toscana ai livelli di tre anni fa e, auspicabilmente, superarli: nonostante gli strascichi della pandemia, la crisi in Ucraina e le turbolenze nella politica interna, la nostra imprenditoria guarda con favore alle aspettative di medio e lungo periodo, tenendo saldo il timone verso la crescita».
La Toscana è a un passo dai livelli pre-Covid di gennaio-marzo 2019, quando erano stati esportati beni per poco meno di 1,4 miliardi di euro
Siamo ormai a un passo dai livelli pre-Covid di gennaio-marzo 2019, quando erano stati esportati beni per poco meno di 1,4 miliardi di euro: il gap è dell’1,9%. L’analisi per Paese mostra per la Toscana consolidamenti dei flussi verso Svizzera (+6,3%) e Francia (+4,8%), tradizionalmente legate alle forniture per le griffe internazionali del lusso. I dati sono però probabilmente da interpretare anche alla luce di differenti modalità di spedizione ai mercati finali (diretta, senza transito negli hub collocati nei due Paesi, o da depositi ubicati in altre regioni). Cosa che spiegherebbe in parte anche la differenza di crescita sul 2019 rispetto alla media nazionale pari al +4,1%.
Volano Sud Corea e Giappone: sport più che raddoppiato rispetto alla prima frazione 2019
, Bene l’export verso Sud Corea e Giappone (+17% e +15% sullo scorso anno ma più che raddoppiato rispetto alla prima frazione 2019) e verso gli USA (+45% sul primo trimestre 2021). Tra le province, Firenze (+11,1%) copre un terzo dell’export nazionale con 1,13 miliardi di euro nei primi 3 mesi (poco meno che nel gennaio-marzo 2019 pre pandemia, -0,6%). Bene anche Pisa che registra un +29% sul 2021 e recupera sul 2019 con +1,9%. Resta indietro invece Arezzo con -41% sul 2021 e – 36,9% rispetto ai livelli pre Covid.
Russia e Ucraina: forti contrazioni nelle vendite ma dal peso relativo
Tema Russia e Ucraina. In Ucraina, come tutte le regioni, anche la Toscana ha subìto nei primi 3 mesi forti contrazioni nelle vendite -34,2% (-37,2% la media nazionale). In Russia, i primi 3 mesi si sono chiusi con un arretramento del -43% in valore rispetto ai primi tre mesi del 2021. La perdita tuttavia è relativa, non essendo Russia e Ucraina due mercati d’elezione per la Toscana. In Russia siamo passati da esportare beni per 3,91 milioni di euro nel 2019 ai 3,66 del 2022, sebbene il 2021 avesse fatto registrare 6,41 milioni. Verso l’Ucraina 0,51 milioni nel 2019, 0,66 nel 2021, 0,43 nel 2022.
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