Tra gli interventi quello di Anbi Toscana, che affrontato il tema della gestione idrica in agricoltura
Si è tenuta ieri, venerdì 28 aprile, la seconda edizione del Forum acqua di Legambiente Toscana. Tanti gli ospiti, tra cui Anbi Toscana. E’ stata una intera giornata dedicata agli effetti della siccità e all’uso sostenibile dell’acqua in agricoltura.
Tre le sessioni di lavoro, ognuna con un argomento diverso: effetti della crisi climatica e della siccità e, quindi, lo stato degli invasi e dei bacini idrici con l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale; le possibili azioni da mettere in atto nel breve e medio periodo per l’uso sostenibile dell’acqua in agricoltura. La giornata si è conclusa con Anbi Toscana che ha affrontato la questione della gestione idrica in agricoltura.
Ben venti gli ospiti intervenuti, tra cui il Consorzio Lamma, il Centro ricerca viticoltura ed enologia (Crea) e il dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Pisa, oltre a rappresentanti di aziende agricole come La Scoscesa di Gaiole in Chianti (SI), che promuovono buone pratiche per la gestione dell’acqua nei terreni coltivati e l’azienda vinicola Salcheto di Montepulciano (SI), che ha inserito il controllo dell’impronta idrica e di carbonio. Fino ad arrivare, come detto, alla gestione idrica in agricoltura, con Anbi, il Forum dei movimenti per l’acqua, Federbio e associazioni di categoria tra cui Cia/Agricoltori italiani, Confagricoltura e Coldiretti.
In Toscana l’ultimo anno è stato il più caldo registrato almeno dal 1800 ed è piovuto solo l’11 percento in meno rispetto alla media. In questo contesto, l’agricoltura rappresenta il settore economico più direttamente esposto agli effetti della siccità, ma è anche quello maggiormente responsabile del consumo di acqua: dei 26 mld di metri cubi usati annualmente in Italia, il 55% finisce nei campi.
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