Entra nella fase finale il progetto ideato da Confcommercio Toscana nell’ambito del programma regionale “Vetrina Toscana”
Sei botteghe tipiche, ubicate nei centri storici di altrettante città toscane (Prato, Livorno, Pisa, Lucca, Grosseto e Montevarchi (Ar). Sei produttori che le riforniscono di specialità a chilometro zero. Sei eventi in calendario fino al 22 novembre per far conoscere al pubblico questi veri e propri “presidi” di gusto e tradizione attraverso il web.
Il numero 6 trionfa nella cabala di “Botteghe in vetrina”, il progetto lanciato da Confcommercio Toscana nell’ambito del programma regionale di promozione del turismo enogastronomico “Vetrina Toscana”, con il sostegno di Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica e il contributo di Unioncamere Toscana. Un progetto che, dopo una prima fase informativa – che da giugno ha visto impegnate 50 imprese di tutta la regione in vari seminari online su marketing digitale, comunicazione e conoscenza dei prodotti tipici – ora entra nella fase operativa finale mettendo sotto i riflettori le 6 attività che hanno seguito le lezioni con maggiore profitto.
Tra di loro ci sono botteghe alimentari che offrono vini e delikatessen dolci e salate del territorio e non solo, come “Atipico” di Prato e “Delì” di Livorno, che dal 2012 propone ai propri clienti solo prodotti artigianali di nicchia, in testa cioccolato, miele, thè e le ormai quasi introvabili tisane sfuse in foglia. Poi la gelateria artigianale “Rufus” di Pisa, che usa solo frutta fresca stagionale locale e latte crudo a chilometro zero; il forno a vapore Amedeo Giusti aperto a Lucca nel 1823, che proprio quest’anno festeggia ben due secoli di vita; la Macelleria Chiti di Grosseto, che ha superato il traguardo dei cento anni di attivitànel 2019, infine la panetteria pasticceria Arnetoli, che dagli anni ’50 delizia Montevarchi (Ar) con le sue specialità.
Ogni impresa sarà protagonista di un evento pomeridiano dedicato. Uguale per tutti il format: dalle ore 14 alle 16, a negozio chiuso, una troupe girerà un video per narrare la storia del locale e, insieme, quella di un produttore selezionato tra i fornitori di punta. Ne nasceranno brevi video che saranno pubblicati a cura di Fondazione Sistema Toscana sui social di Vetrina Toscana, oltre che naturalmente su quelli di Confcommercio Toscana delle aziende coinvolte. Alle ore 17.30, la “Merenda in Bottega”, una golosa degustazione aperta in esclusiva alla stampa locale per far conoscere meglio valori e vocazioni delle imprese coinvolte.
Grande la soddisfazione in casa Confcommercio per aver portato a termine il progetto.
“Lo abbiamo pensato e voluto per sostenere con l’esempio la transizione digitale degli esercizi di vicinato, che ora soffrono la competizione del commercio elettronico, ma che invece possono trovare in internet e social nuovi alleati per promuoversi, trovare nuovi clienti e vendere di più – sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – e c’èun risvolto positivo anche per le città in cui si trovano, visto che la multicanalità consente alla rete distributiva tradizionale di resistere alla crisi e mantenere accese le luci delle vetrine su strade e piazze”.
“Salvare le piccole botteghe è salvare parte della nostra identità e del tessuto connettivo che tiene insieme le nostre città, perché il commercio è incontro – gli fa eco il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano – è anche un vantaggio per la filiera agroalimentare toscana, che nella grande distribuzione forse non avrebbe le stesse opportunità di visibilità e guadagno. Per questo motivo puntiamo su progetti che, come questo, sviluppano competenze nuove necessarie a stare sul mercato con successo, digitale in testa. Speriamo che le 50 imprese coinvolte siano da esempio per tutte le altre”.
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