Le persone che sentono l’esigenza di fare del bene e aiutare gli altri in prima persona, tramite un’azione concreta e diretta, possono farlo dando il proprio sostegno a una delle tante Organizzazioni no profit che svolgono attività di interesse generale e di utilità sociale. Si tratta di Enti del Terzo Settore senza scopo di lucro, quindi che operano in modo volontario e senza ottenere un guadagno per portare avanti progetti benefici di varia natura (umanitari, culturali, sanitari, scientifici, ambientali, ecc.) e perseguire il bene comune.
Tra i possibili modi per contribuire a finanziare queste Organizzazioni ci sono il testamento e la donazione. Sono entrambi gesti di generosità e beneficenza molto importanti, ma sono differenti tra di loro. Di seguito vediamo in cosa differiscono e cosa scegliere.
Lascito testamentario solidale: in cosa consiste e come si fa
Il lascito testamentario solidale consiste nel destinare tutta o una parte del proprio patrimonio a uno o più Enti no profit, che riceveranno il contributo post mortem della persona che lo effettua. Lo si fa attraverso la scrittura del proprio testamento, che può essere:
- olografo, un atto interamente scritto a mano dal testatore, datato e sottoscritto;
- pubblico, documento redatto materialmente da un notaio in presenza di due testimoni;
- segreto, scritto dal testatore, a mano o tramite apparecchi meccanici, consegnato in busta sigillata al notaio con due testimoni presenti.
Tramite il lascito testamentario solidale si possono dare in eredità somme di denaro, beni mobili e immobili, ma anche titoli azionari, obbligazioni, libretti e buoni postali, fondi di investimento, TFR o polizze assicurativa, come la Polizza Vita.
Inoltre, si tratta di una formula che tutela i legittimi eredi, permettendo alla persona di destinare alle Organizzazioni no profit solo la quota di patrimonio libera da vincoli (quota disponibile) e lasciando invece la quota legittima a chi spetta di diritto.
Infine, il lascito testamentario solidale non prevede tassazione: il valore dell’eredità donata viene quindi interamente destinato alle attività e ai progetti dell’Associazione beneficiaria.
Donazione solidale: in cosa consiste e come si fa
Come il lascito testamentario solidale, anche la donazione è un atto libero e volontario che una persona decide di compiere per sostenere un’Organizzazione no profit ma, a differenza del primo, che viene “liberato” solo al momento della morte della persona che lo ha voluto, la donazione viene effettivamente ricevuta subito e in modo immediato, non appena si effettua il pagamento. Questo significa che tramite le donazioni è possibile aiutare tempestivamente un Ente e sostenere in tempo reale una causa che sta a cuore.
Si può decidere la cifra da donare e si può scegliere se farlo singolarmente oppure in maniera fissa e regolare, con una donazione mensile o annuale. Anche questo contributo richiede la stipula di un atto notarile firmato da entrambe le parti (donatore ed Ente beneficiario) alla presenza di 2 testimoni e, come per il testamento solidale, il contributo può essere in forma economica oppure di bene e deve rispettare la quota legittima imposta dalla Legge.
Molto importante è anche sapere che tutte le donazioni godono di benefici fiscali da far valere durante la Dichiarazione dei Redditi. Si può infatti scegliere di dedurre l’importo donato (senza limite assoluto) entro il 10% del reddito complessivo dichiarato oppure di detrarre l’importo al 30% per un massimo di 30.000 euro di donazione (che sale al 35% in caso di Organizzazioni di Volontariato).
Per ottenere queste agevolazioni, la donazione deve essere fatta in modo tracciabile (bonifico, pagamento postale, carta di credito, ecc.) e mai in contanti, mentre non sono deducibili né detraibili i versamenti effettuati come quote sociali.
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