La regione terza in Italia per numero di riconoscimenti: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello e la new entry Gambassi Terme
Da Bibbona a Orbetello passando per la new entry Gambassi Terme. Sono 8 le località rurali delle Toscana vincitrici delle “Spighe verdi 2024″, il riconoscimento assegnato ogni anno dal programma nazionale della Fee – Foundation for Environmental Education (l’organizzazione che rilascia nel mondo anche il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere), in collaborazione con Confagricoltura. Sono Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello e Gambassi.
La Toscana è la terza regione in Italia dopo il Piemonte e le Marche per il numero di Spighe vinte. Perdiamo una località rispetto allo scorso anno.
“Un riconoscimento che premia non solo le bellezze del paesaggio ma una gestione virtuosa del territorio. I nostri agricoltori svolgono un ruolo fondamentale con il loro lavoro quotidiano e l’amore per la terra. Ogni anno aumenta l’impegno delle imprese agricole verso la sostenibilità” commenta Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana.
Fee ha ideato il programma Spighe Verdi per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.
Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni.
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