Con il 35% gli Usa rappresentano il secondo mercato per esportazioni

Una lettera aperta indirizzata ai Ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Antonio Tajani (Esteri) e Adolfo Urso (Made in Italy) per chiedere attenzione e sostegno per le imprese vitivinicole del territorio. Questo l’appello lanciato dal Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi, di fronte alla minaccia dei dazi statunitensi che potrebbero incidere fino al 200% del prezzo del vino italiano.
Un impatto devastante sul settore vinicolo
Il Presidente Rossi ha espresso forte preoccupazione per il possibile impatto di tali misure.
Il mercato americano rappresenta il 35% dell’export totale della denominazione. Ben 10 mila la produzione di bottiglie annua. L’introduzione di dei dazi metterebbe in seria difficoltà i produttori che da anni investono risorse nella promozione negli Stati Uniti.
“L’introduzione di questa misura metterebbe in seria difficoltà i nostri produttori”, si legge nella missiva, “che da anni investono in promozione proprio in questo mercato”.
L’appello al Governo italiano
Nel suo accorato appello, Rossi chiede un intervento tempestivo da parte delle istituzioni italiane ed europee per scongiurare l’applicazione dei dazi.
Tra le soluzioni proposte, il Consorzio suggerisce di accelerare la ratifica dell’accordo di libero scambio con il Mercosur, attualmente bloccato. In più di favorire la semplificazione dei fondi OCM, la cui gestione è ostacolata da una complessa burocrazia.
Un mercato in crescita
Gli Stati Uniti rappresentano una fetta sempre più importante per il Vino Nobile di Montepulciano, con una crescita costante rispetto al 2023 fino a raggiungere il 35% dell’export totale. Anche il mercato interno mostra segnali positivi: il 65,5% della produzione è destinato all’estero, mentre il restante 34,5% viene commercializzato in Italia, con una forte presenza nel Centro Italia (62%) e in particolare in Toscana (42%).
Di particolare rilievo il segmento del vino biologico, che rappresenta il 44,7% delle vendite nazionali e oltre il 50% di quelle internazionali. La vendita diretta in azienda continua a crescere, superando nel 2024 la soglia del 35%.
Il rischio per il Made in Italy
L’introduzione dei dazi potrebbe rappresentare un duro colpo non solo per il Vino Nobile di Montepulciano, ma per tutto il comparto vitivinicolo italiano, mettendo a rischio anni di investimenti e di strategie di internazionalizzazion
Per questo motivo, il Consorzio chiede un’azione diplomatica decisa, al fine di tutelare un settore che rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale e una componente fondamentale dell’economia nazionale.
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