Annina Piccinino e la sua storia fra segni a forma di cuore
Annina Piccinino, 48 anni fiorentina, combatte dal 2015 una malattia invisibile. Fra le difficoltà delle cure, la sofferenza e il dolore, ha deciso di scrivere un libro. Nelle pagine di “I cuori dell’amore”, che ha auto-pubblicato in attesa di editore, l’autrice racconta di sé e di come da qualche tempo la sua vita sia piena di segni a forma di cuore che lei riconduce alla manifestazione del bene da parte di sua mamma, che adesso non c’è più. Annina vede continuamente cuori intorno a sé: in una fetta di pane, una macchia sul muro, una goccia d’acqua. Piccole tracce dell’amore che sente intorno a sé.
Dove nasce l’idea di scrivere un libro?
«Da quando è iniziata la malattia ho iniziato a trovare cuori, e poi tutti avvenimenti particolari, che sono aumentati negli ultimi 5 anni. Mi sono chiesta “perché devo tenere per me questi avvenimenti, questi cuori?”. Ho deciso di mettere tutto su carta e da sola ho realizzato il libro, per me e anche per le altre persone».
Che ruolo hanno i cuori?
«I cuori sono una fonte di tanta gioia e vicinanza che sentivo anche prima. Quando penso a mia mamma, la nomino, lei poi mi fa trovare cuori. È una dimostrazione dello spirito, e io penso che sia lei. Non ho avuto la certezza, però sono coincidenze, come un angelo custode e la manifestazione della vicinanza di Dio nella sofferenza».
La aiutano a superare le difficoltà?
«La fede è la cosa che mi ha sempre aiutato nella mia vita. I cuori sono la dimostrazione della fede, un tramite fra me e la presenza di Dio».
Qual è stato il corso della sua malattia?
«Nel 2015 ho avuto un tumore al seno, così all’improvviso. I medici hanno detto che è la mamma che lo trasmette, è genetica, un fattore ormonale. Lo scorso anno, il 30 dicembre facendo la tac sono comparse le metastasi che hanno preso pleura e ossa del bacino. Adesso sto facendo la chemio e le cure».
Che ruolo ha la scrittura per lei?
«La scrittura per me è terapeutica, mi ha aiutato molto. Penso di continuare a sfruttarla: i cuori continuano ad apparire anche più belli. Vorrei tanto scrivere un altro libro. In questi 5 anni le rappresentazioni dei cuori non si sono mai fermate. Tenerle per me non sarebbe giusto, voglio mostrarle».
E l’amore? La aiuta?
«La famiglia, l’affetto, l’amore di mio marito mi aiutano molto. L’amore è meglio di una medicina, la positività delle persone, anche quelle che non mi conoscono, mi aiuta. Vedere questo amore gratuito, della gente, mi dà la forza di andare avanti e mi infonde coraggio».
Filomena Virgillo dice
Ciao Anna ..condivido con te questa manifestazione dell amore divino ..da quando mio marito è andato in cielo…la sua presenza è costante attraverso tutto ciò dove posano i mie occhi vedo cuori …ti abbraccio forte forte Mena
Cinzia dice
Ho conosciuto Anna nel 2015…
ABBIAMO FATTO lo stesso percorso insieme…..il suo libro mi ha aiutato moltissimo a superare momenti particolarmente difficili…..qualcosa di grande ci ha unite nel tempo….
Il suo libro è un capolavoro d Amore