Nei giorni scorsi si è svolta la IV edizione dello storico concorso gastronomico
Quella dell’Antico Forno Fabbri di Firenze è stata incoronata come “La miglior schiacciata con l’uva” per il 2022. L’attività è risultata vincitrice totalizzando quattordici punti. La IV edizione dello storico concorso gastronomico si è svolta lo scorso mercoledì 5 ottobre, presso il ristorante trattoria Casa della Nella di Firenze. L’evento, aperto a forni e pasticcerie dell’area metropolitana fiorentina, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Firenze.
Quindici i concorrenti in gara, universalmente considerati tra i più “rinomati” della città o suggeriti da giornalisti gastronomici ed esperti del settore. Le pasticcerie e forni partecipanti sono Andrea (Compiobbi), Antico Caffè Torino (viale Matteotti), Antico Forno Fabbri (via Vittorio Emanuele), Batoni (piazza Batoni), Becagli (Borgo Ognissanti), Buonamici (via dell’Orto), Cartabianca (via Panciatichi e via Valentini a Prato), Onda dolce (via Pistoiese), Orcagna (via Orcagna), Pala e Matterello (Sesto F.no), Pappa e Ciccia (via Torcicoda), Pandolce (Scandicci), Rigacci (Cerbaia), Serafini (via Gioberti), Vintage (via Ponte alle Mosse).
Il Comitato organizzatore, formato dal pasticcere Massimo Cortini e dal docente Maurizio Melani, è impegnato ogni anno nella valorizzazione delle tradizioni gastronomiche fiorentine con l’organizzazione anche dei contest “La miglior schiacciata alla fiorentina” e “Lo zuccotto fiorentino tra tradizione e modernità”.
L’Antico Forno Fabbri ha staccato di mezza lunghezza la Focaccia Pappa & Ciccia. Terza classificata la Pasticceria Orcagna e quarta la pasticceria Andrea di Compiobbi.
A decretare il vincitore, una Giuria di esperti composta da pastry chef, docenti di cucina e giornalisti, con a capo Cristina Sidonia Nita che col suo zuccotto ha vinto la I edizione del contest “Lo zuccotto fiorentino tra tradizione e modernità” che si è svolto la scorsa primavera, sempre col patrocinio del Comune di Firenze. Al vincitore è andata una statuetta rappresentante un grappolo d’uva a cura del pittore-scultore Massimo Console.
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