Ecco la prima donna presidente della categoria dei Taxi
Una grande novità in Confartigianato Firenze con l’elezione della prima donna presidente della categoria dei Taxi. La giovane ha 26 anni e parla 4 lingue.
Confartigianato Firenze e le parole della neoeletta di Sylvia Bouyahia
«Sono felice e orgogliosa di essere la prima donna scelta a rappresentare una categoria tanto strategica per la nostra città ». Queste le affermazioni di Karima Sylvia Bouyahia. Si tratta di una novità, è infatti la prima presidente donna di Confartigianato Taxi Firenze. Figlia di padre algerino e madre fiorentina, vive a Firenze dal 1994, parla 4 lingue. Bouyahia inoltre è stata eletta al vertice dell’associazione in un momento particolarmente difficile per la categoria. Infatti a causa delle conseguenze della pandemia Covid-19 il settore ha sofferto, con l’arresto dei flussi turistici verso il capoluogo toscano.
Le dichiarazioni della giovane donna
«Non abbiamo mai smesso di lavorare – dichiara Bouyahia – nemmeno con il lockdown, siamo sempre stati in prima linea, preparando i nostri mezzi ad affrontare questo flagello. Ogni giorno a fine turno provvediamo a disinfettare l’abitacolo per garantire massima sicurezza ai nostri clienti: purtroppo ora la stagione turistica, che comunque è stata di per sé disastrosa, volge alla fine, e ogni giorno diventa sempre più difficile lavorare, stando ore e ore parcheggiati ad aspettare una corsa».
Confartigianato Firenze con la voce della nuova presidente della categoria taxi
In questo quadro sono necessari aiuti economici per il mondo dei taxi, «ma la nostra categoria – sostiene la neopresidente di Confartigianato Taxi Firenze – vuole anche creare lavoro, ad esempio tramite voucher distribuiti a persone disagiate e a rischio. Oggi, prendere un mezzo pubblico può essere pericoloso per chi fa parte delle fasce a rischio e questi voucher aiuterebbero le persone deboli a spostarsi in modo molto più tranquillo e sereno». Bouyahia, che fa parte delle decine di tassisti fiorentini alla guida di un mezzo elettrico, chiede inoltre un potenziamento del servizio di ricarica, «per poter ricaricare in tranquillità i nostri mezzi, senza dover girare tutta la città per trovare una colonnina».
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