Il neo presidente: «Lavorerò per rafforzare il ruolo delle associazioni toscane in continuità con le strategie già attuate dal Centro servizi in questi ultimi anni»
C’è un nuovo presidente da ieri alla guida di Cesvot per i prossimi quattro anni. Si chiama Luigi Paccosi, succede a Federico Gelli ed è il quarto presidente dalla costituzione dell’ente nel 1997. Classe 1963, si è occupato di volontariato fin dall’Università. Volontario egli stesso conosce molto bene il mondo del terzo settore toscano e nazionale. Il neopresidente si è occupato fin dall’Università di enti non profit, diventando responsabile e amministratore di varie associazioni di volontariato e cooperative sociali in ambito socio- educativo. Ha fatto parte dell’Osservatorio nazionale del volontariato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. È presidente dell’associazione di volontariato Voltonet, socia di Cesvot. È, inoltre, presidente del consiglio di amministrazione dell’Asp Firenze Montedomini e fa parte del Comitato di indirizzo della Fondazione CR Firenze. È vice presidente vicario dell’associazione nazionale dei Centri di Servizio – CSVnet. Nel 2016 è stato ideatore del progetto “Soli Mai. Una rete contro la solitudine” promosso dalla Fondazione Montedomini con il contributo della Fondazione CR Firenze, la collaborazione del Comune di Firenze insieme a importanti associazioni di volontariato della città di Firenze. È, inoltre, autore del libro “La storia di Abram” edito dalla Società Editrice Fiorentina nel marzo 2020 e illustrato da Emilio Pinna.
«Anche gli Ets toscani sono stati fortemente coinvolti dalle conseguenze di due anni di pandemia – ha commentato il neo presidente -. In base alle ricerche svolte da Cesvot un terzo di essi hanno sospeso o chiuso le attività. Il mio impegno sarà quello di rafforzare la capacità di resilienza degli Ets, di supportarli nella capacità di mantenere le loro funzioni, spesso essenziali per la tenuta del tessuto sociale del territorio e, laddove necessario, nell’aiutarli a riorientare le attività. Cesvot è un ente in grado di sostenere gli ets anche in un momento delicato e di grandi cambiamenti, ha ricevuto l’accreditamento secondo la nuova normativa di riferimento e fa parte di una infrastruttura nazionale solida, composta da 49 Csv e da un ente di rappresentanza, CSVnet, nel quale abbiamo l’onore di rivestire un ruolo importante di vicepresidenza vicaria».
Cesvot, volontariato in numeri
È una platea sempre più grande quella dei volontari che ricevono i servizi del Centro Servizi Volontariato Toscana. La regione, infatti, conta quasi 500 mila volontari, 27 mila enti no profit di cui circa 8528 iscritti ai registri regionali e all’anagrafe delle Onlus (banca dati Cesvot-gennaio 2022).
In Italia, nel 2020, sono state 48.390 le organizzazioni beneficiarie dei servizi dei Csv e quasi 100mila i volontari che ne hanno usufruito. In Toscana, da tre anni, Cesvot rivolge i propri servizi ad una platea di oltre 8mila enti (associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali e Onlus). Nel 2021 ha erogato 13.360 servizi di cui 3.145 consulenze a 1345 enti del terzo settore, 83 corsi di formazione e seminari ai quali hanno partecipato 1542 volontari per un totale di 13.824 ore. Cesvot ha tre Collane editoriali e, negli anni, ha pubblicato 158 volumi.
«Lavorerò in continuità con il passato – prosegue Luigi Paccosi – confermando le più importanti scelte strategiche individuate nel mandato che mi ha preceduto: migliorare i profili di digitalizzazione dei servizi offerti da Cesvot e degli enti del terzo settore; aiutare gli ets in tutti gli adempimenti normativi prescritti dal nuovo Codice del Terzo settore, in particolare per quanto riguarda l’avvio delle iscrizioni al nuovo registro nazionale e le modifiche statutarie connesse; confermare e consolidare tutti i rapporti istituzionali che negli anni Cesvot è riuscito a costruire, con Regione Toscana, con Anci e con i Comuni, con le Università, con le Fondazioni bancarie della Toscana. Ovviamente questi obiettivi di programma non potranno essere raggiunti se non con un coinvolgimento importante di tutte le organizzazioni, sia a livello regionale che locale. Proprio per questo a marzo si svolgeranno 11 assemblee territoriali che coinvolgeranno l’intero mondo degli ets toscani: stimolare e favorire la partecipazione dei volontari fa parte degli obiettivi primari del mio mandato».
Neo presidente Cesvot, le congratulazioni da altre realtà di volontariato
«Un sincero ringraziamento a Federico Gelli per il grande impegno di questi anni alla guida di Cesvot – commenta la presidente Avis regionale Claudia Firenze –. E i nostri migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente Luigi Paccosi. Mai come in questi anni il mondo del volontariato ha dato prova del suo ruolo insostituibile nel combattere le disuguaglianze e le difficoltà sociali causate dalla pandemia. Un impegno che ha sempre trovato nel Cesvot il necessario punto di raccordo e coordinamento tra le diverse realtà del terzo settore, impegnate a combattere gli effetti del Covid nella nostra regione».
Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini che ha appreso della nomina di Paccosi alla guida del Cesvot. «Un augurio di buon lavoro al nuovo presidente del Cesvot, Luigi Paccosi, e un ringraziamento per il lavoro svolto dal suo predecessore, Federico Gelli. La sfida – ha detto Bettini – è quella di rendere il volontariato toscano sempre più un interlocutore per le istituzioni in questa fase difficile dove le necessità dei cittadini sono sempre più stringenti. Le nostre Pubbliche assistenze sono a disposizione nella quotidianità e nei tavoli dove il terzo settore può e deve dire la sua».
«Grazie a Federico Gelli per il grande impegno profuso in questi anni, un augurio di buon lavoro a Luigi Paccosi – dice Giacomo Martelli, presidente di Acli Toscana -. Senza un terzo settore in salute, per la Toscana sarà difficile uscire dalla crisi sociale provocata dal Covid”. “Facciamo i migliori auguri a Gelli, uno dei nostri storici dirigenti, visto che è socio Acli dal 1980, chiamato a ricoprire un incarico importante in Regione. L’elezione di Paccosi, da anni impegnato nel Cesvot e nella rete dei centri servizi nazionale Csvnet, rappresenta una garanzia di continuità col lavoro impostato da Federico. Il volontariato toscano, ha un ruolo strategico e centrale nella gestione di questo periodo complesso. I toscani non devono trovare solo macerie ma un tessuto sociale vivo da cui ripartire».
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