I guadagni vengono utilizzati per coprire l’aumento del costo della vita
Avere una seconda casa è diventato decisamente conveniente. Lo dice un’indagine di Airbnb secondo cui sempre più fiorentini mettono a disposizione i loro appartamenti per l’home sharing.
A chiarire le idee ci sono i dati. Nel corso del 2021, quasi 8 host su 10 hanno reso disponibile un solo intero appartamento. Secondo Istat, nel mese di ottobre 2022 l’inflazione ha fatto registrare un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua.
Ma per che cosa vengono utilizzati i soldi guadagnati?
Il 51% degli host dichiara di aver utilizzato i soldi guadagnati ospitando su Airbnb per coprire i bisogni primari, come cibo e altre spese diventate più onerose. Il 60% ha dichiarato di utilizzare i soldi guadagnati attraverso Airbnb per la manutenzione della casa, ad esempio per affrontare le spese di una ristrutturazione oppure per rinnovare l’arredamento.
Poi un altro 45% sostiene che gli introiti sono serviti per rimanere nella propria casa (mutuo o affitto). Inoltre, il 27% sostiene che uno dei motivi per cui ospita è per generare un guadagno che possa aiutare a coprire l’aumento del costo della vita
A Firenze il 52% degli host è donna
Ogni ospite Airbnb a Firenze spende circa 143 euro al giorno durante il proprio soggiorno, di cui 53 euro in bar e ristoranti. «La community di host Airbnb è composta essenzialmente da fiorentini che condividono un immobile di famiglia per far quadrare i conti, non certo da speculatori – ha dichiarato Valentina Reino, Head of Public Policy di Airbnb Italia – Siamo consapevoli delle sfide che le città d’arte come Firenze stanno affrontando e vogliamo fare la nostra parte per dare una mano. La proposta dell’Unione Europea di questa settimana pone le basi per regolamentare il settore senza penalizzare gli host occasionali che più di tutti fanno affidamento su queste entrate extra».
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