Da Arezzo fino a Siena e Lucca, storie secolari e leggende
Lucca, Figline Valdarno, Sovicille, Bagno a Ripoli. Non sono solo alcune città toscane, ma anche luoghi trafitti da misteri e leggende. I fantasmi in Toscana? Si trovano in ville lussuose e dal fascino unico, spesso teatro di eventi paranormali. Si narra infatti che in molte di loro ci abitino, appunto, fantasmi. C’è chi giura di averli visti o di aver sentito rumori nel cuore della notte. Qui proponiamo un vero viaggio… Certo, per chi ci crede e ha desiderio di farsi trasportare.
La leggenda della Fata Morgana
È il 14 luglio del 1972 quando l’alchimista Friedrich Von Leben, in occasione del suo viaggio in Italia, racconta per la prima volta l’incontro con una donna avvolta in un abito bianco. Affascinante, ma che nulla aveva a che vedere con qualcosa di terreno. “Vidi incredibilmente comparire alcune donne di bianco vestite che mi invitavano a entrare et stare attorno a una fonte, ove queste donne mi ballavano intorno porgendomi da bere acqua appena sgorgata direttamente dalle loro mani – scriverà Von Leben nel suo diario – . Per terra un mosaico chiamava il posto Fata Morgana, guardandomi intorno ammiravo gli architravi sbozzati et simili a imponenti clavi et un tabernacolo cui le donne, sempre danzanti attorno a me, non mi facevano avvicinare”. Siamo a Villa del Riposo. Qui, accanto alla fonte dedicata a fata Morgana, si racconta di feste nelle notti estive, ma soprattutto di improvvise apparizioni di bellissime e giovani donne. Ninfe e fate, che misteriosamente appaiono per poi scomparire in un battito di ciglia. La fonte di Fata Morgana si trova sopra Grassina, presso le pendici del colle di Fattucchia. Fu costruita da Bernardo Vecchietti nella seconda metà del 1500 all’interno del parco di villa Il Riposo, residenza estiva dei Vecchietti. Nel lato più lungo della struttura c’è una targa che recita: “Io son quella, o lettor, fata Morgana, che giovin qui ringioveniva altrui. Qui dal Vecchietto, poiché vecchia io fui ringiovenita colla sua fontana”. Anche oggi c’è chi attribuisce virtù ringiovanenti all’acqua della Fonte .
Villa del Cotone, Empoli
A qualche chilometro da Firenze c’è un altro luogo altrettanto magico. Si tratta di Villa del Cotone, risalente al 1385 quando fu comprata da Scolaio Spini. Ma al di là del cenno storico, si narra che una bambina dal nome Emma fu bruciata davanti alla cappella dove poi fu sepolta. Era il 1600. Da allora si dice che la piccola Emma sia apparsa più volte e che non abbia mai lasciato quel luogo.
Figline, ospedale Serristori: Veronica Cybo e la storia del suo fantasma
Qui la protagonista è Veronica Cybo. Nobildonna, dal carattere forte e vendicativo. La leggenda narra che non fosse molto bella e che in adolescenza fu promessa sposa al ricco Jacopo Salviati. Dopo le nozze i due si trasferirono a Firenze. Salviatti però non era un uomo fedele, cosa che fu scoperta da Veronica Cybo che pensò bene di vendicarsi uccidendo la rivale in amore. Così nel giorno di Capodanno mise in atto il suo piano. Correva l’anno 1633. Allora era usanza che l’ultimo giorno dell’anno ai mariti venisse regalata della biancheria ricamata. E così fece anche Veronica, che oltre al dono fece recapitare al fedifrago Salviatti anche la testa della rivale in amore. Da allora Cybo venne ripudiata dalla famiglia e andò a vivere appunto a Villa San Cerbone a Figline Valdarno, oggi l’ala vecchia dell’ospedale Serristori. Leggende narrano che lo spirito della donna sia ancora lì. Addirittura sembra che un custode abbia visto Cybo rincorrere nei giardini una donna cui testa era stata mozzata. Nell’Ottocento la sua storia venne raccontata in “La Duchessa di San Giuliano”. Era invece il 1890, quando fu costruito un nuovo ospedale sul vicino colle di San Cerbone, per volere di Umberto Serristori.
Pia de Tolomei, Sovicille (Siena)
È un ponte invece il luogo simbolo dove si vedrebbe la sagoma di Pia de Tolomei. Siamo lungo la statale SP73bis che da Siena porta a Massa Marittima, nei pressi di Rosia. Qui sono in molti ad aver visto il fantasma di Pia de Tolomei. La donna, data in sposa a Nello de’ Pannocchieschi, signore del Castel di Pietra e Podestà di Volterra e di Lucca, ha una storia triste. Fu uccisa dal marito, facendola precipitare dalla finestra di Castel di Pietra. Ignoti i motivi dell’uccisione. Forse Nello aveva scoperto un tradimento della donna o perché voleva sposarsi ad un’altra donna. Di lei parla anche Dante nella quinto canto del Pugatorio: “Deh, quando tu sarai tornato al mondo / e riposato della lunga via”/ seguitò il terzo spirito al secondo, / “Ricorditi di me, che son la Pia; / Siena mi fè, disfecemi Maremma: / salsi colui che innanelata pria / disposando m’avea con la sua gemma”.
Castello dei Conti Guidi a Poppi, contessa Matelda
È sempre legato alla vicenda di una donna il mistero al castello dei Conti Guidi a Poppi. Lei è la contessa Matelda e anche qui c’è una storia di amore e passione. Matelda era bellissima e la sua anima e il suo bel viso sembra che ogni tanto si affaccino sulla torre dove è stata murata dai cittadini del posto. La storia racconta che Matelda era una vera seduttrice e ogni qual volta che il marito non era in casa faceva entrare nella sua camera da letto l’amante di turno. Però, per non scoprire il suo segreto, li faceva uccidere facendoli precipitare in un fossato. La vendetta però venne dalle donne del posto che decisero di uccidere Matelda, facendola murare nella torre del Castello.
Castello Malaspina Fosdinovo, la storia di Bianca
Bianca è stata colpevole di amare uno stalliere, per questo fu murata viva all’interno del Castello Malaspina. Si potrebbe riassumere così quella che è una delle leggende più affascinanti della Toscana. “Nel 1620, il padre la fece murare viva insieme al suo cane e ad un cinghiale, simbolo di ribellione – si legge sul sito del Castello Malaspina oggi anche un resort – Da quel momento, nelle macchie impresse sul soffitto, si riconoscono il padre, la figlia e i due animali. E sono in molti coloro che sostengono di aver visto lo spirito della giovane aggirarsi per il castello o un cuore palpitare nel letto che fu di suo padre…”.
Castello di Sorci, il fantasma di Baldaccio Bruni
Nei giorni scorsi il castello ha aperto le porte pe una tre giorni di visite guidate. Tra il 1234 e il 1650 è stata la residenza del famoso condottiero Baldaccio Bruni con la moglie Annalena Malatesta. Sembra che Baldaccio sia ancora nel castello. Infatti molti sono testimoni di misteriosi rumori notturni e presenze spettrali.
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