Su il sipario con la musica in piazza della Repubblica a partire dalle 22. In scena anche Paolo Hendel
Stazioni Lunari atterra in Piazza della Resistenza a Scandicci il 31 dicembre 2023 con una line-up assolutamente inedita. Nella notte di Capodanno Ginevra Di Marco, Piero Pelù e Bandabardò per la prima volta sul palco tutti insieme.
Ginevra Di Marco “padrona di casa” con Francesco Magnelli e Andreino Salvadori, Piero Pelù e la Bandabardò (che in questo concerto vede in formazione Finaz, Nuto, Don Bachi e Orla), sono gli ospiti d’eccezione per questa nuova Stazioni Lunari, accompagnati sul palco anche da Pino Gulli alla batteria e Roberto Beneventi alla fisarmonica.
Una super band per un ultimo dell’anno che si preannuncia pieno di energia folk elettrica; canteranno e suoneranno insieme canzoni dal loro repertorio e si divertiranno a suonare alcune cover che hanno sempre amato.
Un evento, organizzato da La Scena Muta e fortemente voluto dal Comune di Scandicci, che si preannuncia davvero imperdibile. Sono sponsor: Arval, Italscavi srl, Oleificio Salvadori srl, Powersoft spa, CSO, Devon & Devon, Cirfood.
L’inizio della festa di capodanno di Scandicci è previsto per le 22:00 e vedrà sul palco un presentatore d’eccezione, ossia Paolo Hendel.
“Volevamo salutare il 2023 con un Capodanno capace di tenere insieme tutti con grande energia grazie ad un programma unico che facesse venire la voglia di uscire di casa per vivere con noi l’emozione di questo momento. Così nasce l’idea un po’ folle di mettere insieme questo gruppo entusiasmante di artisti che hanno fatto grande la piazza musicale fiorentina, ripartendo però da dove ci eravamo lasciati, con l’ultimo capodanno fatto in piazza nel 2019 con Bandabardò e Enriquez in uno dei suoi ultimi concerti. Questa festa è dedicata a lui e al nostro Sergio Staino che sarà con noi anche grazie alla presenza di Paolo Hendel, amico fraterno di Sergio, che condurrà la serata. Sarà un capodanno di pure emozioni”, ha dichiarato Claudia Sereni, Assessora alla Cultura del Comune di Scandicci.
Stazioni Lunari nasce da un’idea di Francesco Magnelli (membro fondatore di C.S.I. e P.G.R.), pianista, compositore, arrangiatore. Spinto dalla necessità interiore di interagire con altre esperienze musicali – poiché è anche attraverso queste che si determina la propria crescita artistica – si ritrova nel tempo alla ricerca di un terreno fertile (da sempre desiderato) dove la musica, e non quello che ci ruota intorno, è l’unica vera protagonista.
La voglia è quella di creare un porto, un punto di attracco per tutti gli artisti (siano essi musicisti, cantanti o esponenti delle forme d’arte più varie) che hanno la spinta e la curiosità di confrontarsi con gli altri, di trovare un proprio centro all’interno di una squadra, perchè Stazioni Lunari abbatte l’idea del front man a favore di una squadra a più voci.
Gli artisti sono tutti sul palco per l’intera durata dello spettacolo e quando non cantano o suonano, ascoltano gli altri dalla loro postazione così da dare un messaggio importante al pubblico sull’importanza dell’ascolto. E’ una grande festa piena di energia dove si abbatte l’idea di “genere musicale “ e dove artisti che provengono da esperienze diverse possono confrontarsi, condividere o semplicemente ascoltarsi, forti della convinzione che anche approcci differenti alla musica costituiscono infondo un caleidoscopio di sensibilità che genera bellezza.
Ma conosciamo gli artisti
Ginevra Di Marco, una delle più raffinate interpreti del panorama italiano, la sua esperienza spazia dalle sonorità trasversali e ricercate dei CSI, di cui era una delle anime e con cui ha condiviso dieci anni di storia artistica, alla world music, fino alla rilettura di alcuni dei nomi del cantautorato italiano. La sua ricerca – costante – è guidata dall’istinto e dalla voglia di esplorare, di riportare alla luce, di dare nuova vita. Come un’esploratrice della musica, Ginevra scende là dove non va nessuno per riportare alla luce rarità: gioielli tanto misteriosi quanto straordinari, che con la sua voce ritrovano linfa e vitalità.
Tra le numerose collaborazioni di questi anni non si possono dimenticare quelle con Margherita Hack, con Luis Sepúlveda e Carmen Yanez, con Cristina Donà, il progetto permanente Stazioni Lunari (con Cisco, Cristiano Godano, Simone Cristicchi, Giovanni Lindo Ferretti, Teresa De Sio, Piero Pelù, Morgan, Paola Turci, Brunori Sas, Carmen Consoli e Max Gazzè), ma anche quelle “a distanza” mediate solo dal tempo con Mercedes Sosa, Violeta Parra, Domenico Modugno e Luigi Tenco.
Tra i riconoscimenti ricevuti il Premio Ciampi nel 1999 e il Premio Tenco vinto nel 2000, 2009 e 2017. Il suo ultimo lavoro è Quello che conta. Ginevra canta Luigi Tenco uscito a novembre 2020.
Nel suo percorso artistico Ginevra continua ad incrociare volti, suoni, memorie, e fa suoi canti in lingue diverse, si confronta con artisti del panorama nazionale e internazionale in un continuo scambio musicale e umano.
Bandabardò può dirsi a buon diritto una delle live band più vitali in Italia. I suoi concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere. Un affetto che si traduce in grandi numeri non solo ai live: tredici album pubblicati (inclusi dischi dal vivo, progetti speciali e pubblicazioni estere), un DVD, un’autobiografia ufficiale e, in occasione dei 25 anni di carriera, una nuova versione di Beppeanna – “Se mi Rilasso Collasso” – cantata e suonata con Stefano Bollani, Caparezza, Carmen Consoli, Max Gazzè e Daniele Silvestri. Così negli anni anche la cartina geografica bardozziana si è estesa a macchia d’olio con le lunghe tournée che toccano anche Francia, Germania, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Polonia, Slovenia e persino Chiapas e Canada.
Piero Pelù è un rocker eclettico e imprevedibile, dall’8/3/1980 con i Mugnions e dal 6/12/1980 con i Litfiba scrive, compone, arrangia e produce musica che ha radici nel punk, dark, gotico, new wave, etno-rock, latin-metal (definizioni sue) e nel new metal.
Grande performer live on stage (Premio Rockol 2018) ha pubblicato 19 album di studio e 7 album live vendendo oltre 7 milioni di copie. Ha performato in migliaia di show in tutto il mondo dai club agli stadi ai maggiori festival fino ai teatri. Ha studiato scienze politiche, musica, teatro, mimo e cinema. È dotato di un timbro vocale e di uno stile inconfondibili.
Ha collaborato e duettato con artisti come: Teresa De Sio, Gianna Nannini, Pavarotti, Mina, Ligabue, Jovanotti, Anguun, PFM, Bennato, Afterhours. Con i Litfiba ha pubblicato: Guerra (1982), Eneide (1983), Desaparecido (1985), Transea (1986), 17 Re (1986), Aprite i vostri occhi (1987), Litfiba 3 (1988), Pirata (1989), El Diablo (1991), Sogno ribelle (1992), Terremoto 1993, Colpo di coda (1994), Spirito (1995), Lacio Drom (1996), Mondi Sommersi (1997), Croce e Delizia (1998), Infinito (1999).
Nel 1999 inizia un’esperienza solista pubblicando: Il mio nome è mai più (1999), Né buoni né cattivi (2000), U.d.s – L’uomo della strada (2002), 100% Live (2003), Soggetti smarriti (2004), Presente (2005), In faccia (2006), Mtv Story Tellers (2007), Fenomeni (2008). Nel 2010 riunisce i Litfiba e pubblica: Stato Libero, Grande Nazione (2012), Trilogia (2013), Eutòpia (2016).
Nel 2013 pubblica da solista Identikit. Nel 2020 partecipa al Festival di Sanremo con Gigante e pubblica da solista Pugili Fragili. Nel 2022 torna sul palco con i Litfiba per il tour d’addio L’ultimo Girone. Nel 2023 pubblica con Alborosie il singolo Musica libera.
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