Il Comune fu tra i primi in Toscana a sperimentare e intuire l’importanza della visione d’insieme del bambino
Quello di Barberino Tavarnelle rappresenta un modello a livello regionale, l’esperienza virtuosa nata vent’anni fa scuola e diventa strumento e occasione di formazione per educatrici e insegnanti.
Tre comuni dell’empolese valdelsa, alle prese con la progettazione delle strutture, prenderanno esempio dai Poli di Barberino Val d’Elsa e Sambuca Val di Pesa.
Barberino Tavarnelle pioniera nella continuità educativa 0-6. Il Comune fu tra i primi in Toscana a sperimentare e intuire l’importanza della visione d’insieme del bambino e a considerare prioritario il segmento nido-infanzia
Il sindaco David Baroncelli: “La nostra è una storia che coniuga la vita della comunità alla volontà di orientare investimenti e risorse pubbliche, comunali ed esterne, alla qualità educativa e a precise scelte pedagogiche che pongono al centro i bisogni delle bambine e dei bambini”
BARBERINO TAVARNELLE, 16 febbraio 2024. Quello di Barberino Tavarnelle è uno dei migliori Poli infanzia zerosei della Toscana per il lavoro pedagogico incentrato sulla continuità educativa. Il percorso istituzionale di Barberino Tavarnelle, che il Comune in modo pionieristico avviò qualche decennio fa e oggi continua a portare avanti in stretta collaborazione con l’Istituto comprensivo “Don Milani” e grazie al personale educativo e scolastico, è stato selezionato dal Centro Studi Bruno Ciari, organismo del coordinamento pedagogico zonale Conferenza Zonale Empolese Valdelsa, per una visita nel territorio e un focus formativo sul tema cui hanno preso parte educatrici e insegnanti dalla zona empolese. L’approfondimento che si è tenuto nella scuola dell’infanzia La Casa del Sole ha messo al centro l’alta qualità dell’esperienza di Barberino Tavarnelle, scaturita da una sinergia virtuosa, quella tra l’amministrazione comunale, le insegnanti, le educatrici e le coordinatrici pedagogiche, che negli anni si è rivelata capace di fondere obiettivi, progettualità, servizi, attività educative e sociali dei nidi comunali e delle scuole dell’infanzia statali.
Nel territorio sono due nello specifico le esperienze prese a modello a livello regionale che hanno preso vita nei poli di Barberino Val d’Elsa (nido Il Melarancio e scuola infanzia La Casa del Sole) e Sambuca Val di Pesa (nido Il Melograno e scuola infanzia La Casa sul Fiume). Gli edifici scolastici sono stati progettati, realizzati e riqualificati architettonicamente per proporre un ambiente unitario e organico dove far sentire le bambine e i bambini protagonisti di un percorso che non interrompe la relazione costruita con lo spazio e il gruppo educativo dei primissimi anni ma si sviluppa lungo una linea di continuità che cresce in armonia con l’habitat nido-infanzia.
“La nostra è una storia che coniuga la vita della comunità alla volontà di orientare investimenti e risorse pubbliche, comunali ed esterne, alla qualità educativa e a precise scelte pedagogiche che pongono al centro i bisogni delle bambine e dei bambini – riferisce orgoglioso il sindaco David Baroncelli – una storia che viene da lontano e che non avremmo mai potuto realizzare se non fosse stata l’assessora Marina Baretta, con le sue competenze e la sua sensibilità, ad indicarcela e perseguirla con impegno, cura, attenzione, capacità di ascolto ed attuare nel concreto, tra i primi in Toscana, questo modello educativo, con il supporto fondamentale della coordinatrice pedagogica di allora Manola Pignotti”.
ll Centro Studi Bruno Ciari sta coordinando il percorso di costituzione di tre Poli Infanzia in tre degli undici Comuni appartenenti alla Zona educativa (Fucecchio, Montespertoli, Montelupo Fiorentino) e ha voluto far partire lo studio, accompagnato da visite e sopralluoghi, dal modello educativo che il territorio di Barberino Tavarnelle propone con successo da circa venti anni. “E’ stata un’occasione di arricchimento particolarmente feconda – commentano Sabrina Gori e Anna Lia Galardini del coordinamento pedagogico zonale – utile soprattutto nella condivisione di questa importante sfida pedagogica che riguarda il sistema integrato zerosei, abbiamo molto apprezzato la qualità educativa e pedagogica che il nido e la scuola dell’infanzia esprimono nel rappresentare l’identità di un Polo zerosei. Ne abbiamo ricevuto un messaggio di incoraggiamento rispetto alla prospettiva innovativa che ci stiamo tutti impegnando a realizzare. Abbiamo potuto apprezzare i tratti distintivi di quello che è divenuto un modello per la regione tra cui il dialogo sorto e coltivato tra le diverse competenze, educatrici e insegnanti, che contribuiscono a costruire una identità pedagogica di spessore e la riorganizzazione degli spazi interni che garantiscono una sintonia tra i canali di comunicazione del nido e della scuola dell’infanzia, un filo rosso che attraversa e unisce la funzione educativa nel percorso di crescita dei bambini e delle bambine”.
“Siamo felici – dichiara la dirigente scolastica Anna Maria Pia Misiti – di aver potuto condividere con il Centro Bruno Ciari l’esperienza dei Poli zerosei, perché siamo certi che solo dallo scambio delle esperienze si possano trovare degli spunti nuovi per continuare i percorsi di crescita nella quotidiana pratica pedagogica”.
“Ci riempie di soddisfazione il fatto che esperte del settore abbiano acceso i riflettori sulla nostra testimonianza che si distingue nel panorama regionale per il lavoro svolto negli anni sulla continuità educativa – aggiunge la coordinatrice pedagogica dei nidi comunali di Barberino Tavarnelle Giulia Clemente – è stato importante ancora una volta far emergere il percorso di rete che ha unito e intrecciato risorse e competenze di diversi soggetti, tra ruoli istituzionali e tecnici, lo spirito che continua ad animarci nell’interesse dei più piccoli e delle più piccole è il gioco di squadra, l’impegno profuso nelle relazioni umane e professionali e l’ascolto reciproco”. La gestione dei nidi comunali è affidata dal Comune alla Cooperativa Arca, di cui era presente all’incontro la coordinatrice Fernanda Checchi che con impegno e passione segue le attività del coordinamento pedagogico dei due Poli.
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