Il Piano regionale è attuato con il coordinamento scientifico di tre dipartimenti Universitari
Si chiama radiotracling o, in italiano, radiotelemetria, ed è la tecnica innovativa grazie alla quale, con una speciale strumentazione, nei giorni scorsi è stato localizzato, nella zona di Vaiano in provincia di Prato, un nido di vespa velutina, primo nido individuato in Toscana utilizzando questa tecnologia.
Questo primo positivo risultato è stato reso possibile grazie all’utilizzo della tecnologia innovativa nell’ambito del Piano regionale di gestione della specie aliena vespa velutina operativo dal 2023 in attuazione della normativa europea e nazionale.
Il Piano regionale è attuato con il coordinamento scientifico di tre dipartimenti Universitari, il Dipartimento di Scienze Veterinarie con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e il Dipartimento di biologia dell’Università di Firenze con l’attività di monitoraggio e distruzione o neutralizzazione dei nidi affidati a tre associazioni apistiche toscane Toscana Miele, Associazione Regionale Produttori Apistici – A.R.P.A.T., Associazione degli Apicoltori delle Province Toscane- A.A.P.T. e Toscana Miele – A.P.A, le tre maggiormente rappresentative sul territorio toscano.
“Il risultato ottenuto è da considerarsi rilevante in quanto rinvenuto in un area di nuova colonizzazione – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – Essere riusciti a localizzare e rimuovere il nido, come ci dicono i referenti scientifici del Piano regionale, può contribuire a ridurre il numero di regine fondatrici presenti nella prossima stagione produttiva”
Il gruppo operativo, oltre all’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi e sperimentali quali il radiotracking, sta operando attraverso l’implementazione e gestione della rete di monitoraggio su tutto il territorio regionale e l’attività di neutralizzazione/rimozione dei nidi individuati con il personale formato nell’ambito del Piano, per contenere la diffusione della specie che causa ingenti danni all’apicoltura.
I soggetti coinvolti nell’attuazione regionale del piano di gestione della Vespa velutina, collaborano inoltre con altre istituzioni scientifiche quali Il Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente del CREA e Associazioni Apistiche di altre regioni anche nell’ambito della rete STOPVELUTINA, nata dal progetto ministeriale del MIPAAF, conclusosi nel 2016, che ha continuato ad operare per mettere a punto efficaci strategie di contenimento di questa specie aliena invasiva.
L’applicazione della tecnica del radiotracking con il ritrovamento del primo nido in Toscana fa seguito al recente ritrovamento del primo nido di Vespa velutina in Piemonte tramite l’utilizzo del radiotracking, ad opera dell’Associazione Aspromiele.
Cosa è il radiotracling
Basato sul posizionamento di un piccolissimo emettitore denominato TAG e/o PIN sulla vespa, il radiotracling permette di seguirla con antenna e ricevente.
Il nido a Vaiano è stato individuato in una siepe infestata da edera, ad altezza d’uomo e a circa 400 metri dall’apiario sotto attacco di Velutina.
La vespa velutina
In questi ultimi anni la Toscana, così come gran parte dell’Europa, si trova davanti alla forte esigenza di difendere le api e combattere le vespe. Parliamo di api da miele e vespe velutine o calabroni dalle zampe gialle, predatrici e specie alloctona invasiva o esotica invasiva.
La Vespa velutina nigrithorax, introdotta dall’Asia nei primi anni 2000 in Europa e segnalata in Toscana a partire dal 2017, è una vorace predatrice di api da miele e la sua crescente presenza minaccia i servizi di impollinazione forniti dalle api e l’intero settore apistico.
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