I consigli della dietista e nutrizionista Katia Tanguenza per uno stile di vita corretto tutto l’anno
L’Epifania porta via le feste ma non i chili di troppo accumulati durante pranzi e cene con amici e familiari. E allora, come depurarsi dopo un pasto abbondante o pesante? Ne abbiamo parlato con Katia Tanguenza, dietista, dottoressa in Scienze dell’alimentazione e nutrizione umana.
Come si fa a tornare in forma dopo le abbuffate natalizie?
«Dobbiamo uscire dall’ottica errata che dopo aver mangiato troppo occorra rimediare. Perché è un pensiero che in uno stile di vita sano e in un’alimentazione equilibrata non deve essere contemplato. Chi segue una dieta equilibrata tutto l’anno non deve temere per qualche sgarro che può capitare durante festività o weekend. Questo perché il peso corporeo viene valutato tenendo conto di una media per lo meno mensile. Dopo un pasto abbondante occorre, in ogni caso, nei giorni successivi, stare più leggeri, mangiando alimenti con meno impatto calorico, come frutta e verdura, bevendo molto, e facendo attività fisica, anche solo camminando più del solito».
Perché è importante bere molta acqua al giorno?
«L’acqua è una componente fondamentale del nostro organismo che, per funzionare bene, deve essere correttamente idratato, altrimenti va in sofferenza. Dunque, occorre bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno per far sì che le cellule funzionino a livello metabolico in modo ottimale. Ma non serve solo a questo bere molto: contribuisce a lubrificare articolazioni e muscoli, idratare la pelle, a dare tonicità ai tessuti, previene la secchezza orale, regola la temperatura corporea, aiuta i reni a eliminare scorie in eccesso. E poi, aiuta a respirare meglio perché fluidifica il muco che riveste i polmoni e tutte le vie aeree. Inoltre, l’acqua è un veicolo importante per trasportare a sangue e sistema circolatorio i nutrienti che assumiamo con l’alimentazione. È anche una valida alleata per perdere peso poiché bevendo si previene l’eccesso di cibo, provocando un senso di sazietà».
Esiste una lista di cibi “da evitare”?
«No, anzi l’alimentazione deve essere completa ed equilibrata. A meno che non si abbiano delle patologie per cui è necessario eliminare alcuni cibi dal proprio regime alimentare».
Chi ha problemi con la glicemia deve evitare riso e pizza o li può mangiarne se integrali?
«Va visto nello specifico ogni singolo caso. In linea di massima, il riso e la pizza (soprattutto se preparata con farina raffinata, non integrale) hanno un indice glicemico alto. Questi alimenti andrebbero quindi consumati nella giusta misura. Sicuramente optare per questi alimenti nella versione grani antichi o integrali aiuta a ridurre o ritardare il rischio di insorgenza del diabete».
Quali latticini fanno bene alle ossa e si possono mangiare pur avendo problemi di colesterolo?
«Non è solo il calcio a far bene alle ossa. Secondo gli ultimi studi bisogna controllare anche il livello di vitamina D nel sangue. In linea di massima, se non si ha familiarità con alti valori di colesterolo nel sangue, per tenerlo a freno basta seguire una dieta equilibrata, inclusiva di latticini ma correlata ad attività fisica moderata».
Camminare fa bene prima o dopo mangiato?
«Fa bene sempre, prima e dopo. Certo, ci sono delle eccezioni. Come per i pazienti che soffrono di patologie gastriche: sarebbe preferibile che loro camminassero prima di mangiare per evitare fastidi connessi alla fase digestiva».
In Irlanda sulle bottiglie di vino e alcolici bisognerà segnalare i rischi per la salute: cosa ne pensa?
«L’alcol non è un alimento e come nutrizionista tendo a ridurlo il più possibile e, se il paziente è collaborativo, anche a toglierlo dalla dieta. Considerato anche l’uso smodato che ne fanno oggi i giovani, sono d’accordo nell’uso dell’etichetta di avvertenza anche in Italia perché può servire a ricordare i rischi per la salute connessi al suo uso eccessivo».
Alessandra Ricco
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