Il vicepresidente di Confartigianato Firenze Paolo Gori sull’aumento dei prezzi: «I commercianti fiorentini stanno cercando di limitare i danni, ma serve un intervento delle istituzioni»
Confartigianato Firenze sull’aumento prezzi
«Negli ultimi mesi- ha detto il vicepresidente di Confartigianato Firenze, Paolo Gori- i prezzi della merce al dettaglio sono aumentati fino al 15% per effetto dei costi dell’energia e di quelli del trasporto merci. I commercianti fiorentini stanno facendo il massimo per contenere gli aumenti, ma è chiaro che non possono bastare gli sforzi dei singoli che devono far fronte a costi schizzati in alto in brevissimo tempo. È un problema di sistema».
Aumento prezzi, l’allarme
«Forse può sembrare strano che sia un’associazione di categoria a dirlo – ha continuato Gori – ma non si può nascondere una situazione molto grave che i cittadini stanno toccando con mano ogni giorno. Il problema però è a monte: oltre ai costi dell’energia, sono aumentati quelli del trasporto delle merci. Per esempio, un container da 40 piedi proveniente dalla Cina fino a poco tempo fa costava tra i 2mila e i 2.500 euro. Oggi può arrivare a 12-13mila euro. E’ per questo combinato disposto di caro bollette e caro trasporti che durante le feste natalizie sono avvenuti casi limite. Come alcuni negozi che non trovavano shopper per mettere i prodotti da vendere»
Un problema da non sottovalutare
Le soluzioni di questo intreccio non sono semplici, avverte Confartigianato Firenze. Però, bisogna iniziare a lavorarci da subito. «Bisogna- ha concluso Gori- tentare di ricostruire filiere italiane e per farlo servono ingenti investimenti pubblici. Allo stesso tempo bisogna investire sulle infrastrutture. In questo senso salutiamo con grande favore l’aggiudicazione dei lavori per la Darsena Europa di Livorno e chiediamo che il cantiere parta quanto prima: la Toscana non può più aspettare»
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