L’intervento, per oltre 100mila euro è finanziato dalla Regione Toscana
Proseguono, nei modi e nei tempi previsti, i lavori in corso nella zona dello Scolmatore a Pontedera. Si tratta di opere murarie sull’impianto, ripristini idraulici del reticolo e recupero dei pozzetti di alloggio dei pistoni delle paratie.Proseguono, nei modi e nei tempi previsti, i lavori in corso nella zona dello Scolmatore a Pontedera. Si tratta di opere murarie sull’impianto, ripristini idraulici del reticolo e recupero dei pozzetti di alloggio dei pistoni delle paratie. L’intervento, per oltre 100mila euro è finanziato dalla Regione Toscana, nell’ambito dell’accordo di programma siglato col Ministero dell’Ambiente. Il referente per l’Amministrazione Regionale è il Genio Civile Valdarno inferiore mentre l’ente appaltante è il Consorzio 4 Basso Valdarno. L’impresa esecutrice dei lavori è il Consorzio Sinergia Verde.
Ieri mattina, nell’area, si è svolto un sopralluogo di tutti i soggetti interessati, per fare il punto sul cantiere che sta procedendo secondo il cronoprogramma. Presente l’assessore ai lavori pubblici e all’ambiente del Comune di Pontedera Mattia Belli, che ha espresso soddisfazione per quanto sta avvenendo: «Prosegue il percorso intrapreso e condiviso con la Regione Toscana, il Genio Civile e il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, per le opere di mitigazione idraulica e di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’opera di presa dello Scolmatore, dopo che, nei due anni precedenti, erano stati svolti interventi, sempre strutturali all’opera, di circa 240mila Euro. Quest’anno proseguiamo con un ulteriore investimento, di 115mila euro, per andare ad adeguare e fare la manutenzione corretta dell’opera di presa, che è una struttura fondamentale per la sicurezza idraulica di Pontedera ma anche di tutta la piana pisana. «Sempre con la Regione Toscana – aggiunge Belli – stiamo portando avanti il percorso sui vari investimenti che sono già stati svolti. Si tratta di circa un milione di euro per la messa in sicurezza dei tre punti delle arginature dell’Arno, sulla parte nord della città e altri due punti sulla zona tra Pietroconti e La Rotta e stiamo chiudendo la progettazione esecutiva per circa 600mila Euro di investimento per il rinforzo dell’arginatura dell’Arno che protegge l’area del Villaggio scolastico».
«Stiamo anche proseguendo la progettazione di circa 6,8 milioni per la messa in sicurezza del bacino dell’Era che vedrà tutta una serie di opere di rinforzo delle arginature, dalla foce dell’Era fino alla frazione del Romito compresa, per mettere ulteriormente in sicurezza idraulica tutto il tratto urbano della città e della frazione stessa. Chiaramente – conclude Belli – per il Comune di Pontedera la sicurezza idraulica e idrogeologica del territorio è un punto fondamentale del programma amministrativo e di mandato e su questo l’attenzione sarà sempre tenuta molto alta».
«Siamo molto soddisfatti dell’andamento dei lavori allo Scolmatore di Pontedera, un’opera importante per la sicurezza idraulica non solo della zona, ma anche di tutto il territorio della Piana pisana – dice l’assessora all’ambiente della Regione Toscana Monia Monni -. Un intervento importante di manutenzione ordinaria e straordinaria che conferma il nostro impegno per rendere i territori sicuri e vivibili. Ringrazio l’amministrazione di Pontedera per la collaborazione, e il Genio civile e il Consorzio per il lavoro che stanno svolgendo».
«Si tratta di un intervento importante, che arriva in seguito ad altri lavori già effettuati sull’opera di presa dello Scolmatore a Pontedera con l’obiettivo tenere in condizioni sempre ottimali questa struttura di cruciale importanza, contribuendo così alla mitigazione del rischio idraulico – spiega Maurizio Ventavoli presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno -. Interventi che vanno a beneficio non solo di parte della città di Pontedera ma anche di Pisa e di tutta la Piana pisana, se si considera che lo Scolmatore nasce proprio per mettere in sicurezza la città da eventuali piene dell’Arno: inizia infatti a valle di Pontedera per terminare in mare, nei pressi di Calambrone e viene aperto in caso di necessità per far defluire le acque dell’Arno».
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