I temi emersi durante l’assemblea tra attualità, ricerca e premiazioni
I Geologi della Toscana riuniti per due giorni a Livorno in occasione del 30° anniversario dell’insediamento del primo Consiglio dell’Ordine regionale e per fare il punto sul ruolo che la geologia può rivestire nella tutela e gestione del territorio sempre più vittima di eventi e condizioni climatiche “estreme”.
Si è tenuta nei giorni scorsi l’Assemblea Generale degli iscritti dell’Ordine dei Geologi della Toscana ospitata negli spazi dei Bagni Pancaldi a Livorno. Al centro, oltre al tema principe, ovvero le pianure interne e costiere della Toscana, il ruolo del Geologo verso la sostenibilità, l’analisi della condizione geologica locale nell’ottica dell’interazione tra ambiente, siti, sviluppo green ma anche lo studio delle risorse del territorio e delle attività da promuovere per una crescita sostenibile.
Ad aprire i lavori, un’introduzione affidata al presidente Riccardo Martelli e i saluti di Silvia Viviani assessore all’urbanistica del Comune di Livorno, Alessendra Biserna del Consiglio Nazionale dei Geologi, Lara Roti coordinatrice della Rete Toscana delle professioni tecniche, SimonaCerrai responsabile comunicazione di Arpat, Marcello Brugioni dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale.
Martelli: «tanti i ponti che il nostro Consiglio ha gettato in questi anni e di cui siamo molto orgogliosi»
«Rivendico la politica che il nostro Consiglio porta avanti da oltre cinque anni, fatta di collegamenti forti e stabili con le altre categorie e con gli enti pubblici – ha detto Riccardo Martelli -. Con la Regione Toscana, con Arpat, con i tre atenei toscani, con le altre categorie dell’area tecnica, con le camere di commercio, con Anci e altre realtà. Proprio grazie al nostro lavoro con Regione Toscana sta nascendo una legge regionale sul patrimonio geologico, in cui la Regione riconosce il pubblico interesse alla tutela del patrimonio geologico. Ed è grazie al nostro lavoro con Regione Toscana se l’Ordine dal 2021 è presente nel Comitato Tecnico Scientifico della Regione Toscana per il rischio sismico.
La sinergia con Arpat ha permesso di emanare linee guida per il monitoraggio degli acquiferi a bassa permeabilità, già presentate in ambito nazionale. È grazie anche al nostro lavoro all’interno della Rete Toscana delle Professioni Tecniche che il mondo professionale ha ottenuto nuovi diritti ed è sempre più presente nelle fasi di formazione delle norme regionali che guardano all’area tecnica. Ed è grazie al nostro lavoro con i colleghi universitari che sono state attivate convenzioni fra il nostro Ordine ed i tre atenei toscani. Questi sono alcuni ponti che il nostro Consiglio ha gettato in questi anni e di cui siamo molto orgogliosi».
La Sessione idrogeologia, introdotta e presentata da Filippo Landini e Alessandro Danesi, ha visto gli interventi di Marco Benvenuti (Università degli Studi di Firenze) che ha parlato dei caratteri morfologici, sedimentologici e stratigrafici dei fondovalle toscani con focus sulla dinamica dei processi geologici e frequentazione umana”; Rudy Rossetto (Scuola Superiore Sant’Anna – Pisa) che si è concentrato sulla modellazione numerica degli acquiferi per la gestione attiva e sostenibile delle acque sotterranee. Infine Nicola Cempini e Michela Sodini (Ingegnerie Toscane Srl) che hanno affrontato il tema dell’innovazione nelle tecniche di perforazione e nel completamento dei pozzi per acqua negli acquiferi porosi. Poi question time moderato daFilippo Landini e Daria Duranti.
Premiati dai Geologi della Toscana i vincitori del concorso fotografico “La Geologia come forma d’arte”
Nella giornata sono stati proclamati anche i vincitori del primo concorso fotografico dell’Ordine dei Geologi della Toscana “La Geologia come forma d’arte“. Premiati da Elisa Livi presidente della Fondazione Geologi della Toscana e dalla consigliera Chiara Lapira, hanno ritirato il premio Francesco De Cesari con l’opera “Miniera Open Pit” (sezione “L’uomo e la geologia”), Raffaele Ferrari per l’opera “Saturnia” (sezione “Il patrimonio geologico”) Guergana Rudeva per l’opera “Diaspro” (sezione “Il micromondo”).
Infine, la Sessione ambiente e di quella geotecnica. La prima, introdotta e presentata da Luca Gardone eAlessandro Danesi, ha visto Maurizio Bacci parlare di difesa e gestione di dune e arenili nel Parco della Sterpaia a Piombino”. Luca Sbrilli (Arpat) ha invece affrontato il tema della riqualificazione e della difesa delle dune costiere con interventi di ingegneria naturalistica, mentre Marco Doveri (Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche IGG-CNR) si è concentrato sullo studio realizzato con le colleghe Linda Franceschi e Matia Menichini sul fenomeno dell’intrusione marina e sui sistemi acquiferi, offrendo una visione d’insieme sulle aree costiere della Toscana e presentando alcuni casi studio sulla Pianura Versiliese-Pisana.Francesco Alberti (Università degli Studi di Firenze) e Luca Gardone hanno invece illustrato gli aspetti ambientali legati agli interventi di rigenerazione urbana.
In programma anche la tavola rotonda sulle lauree abilitanti
La mattinata ha previsto anche una tavola rotonda sulle lauree abilitanti con Giovanni Cappulli del Consiglio Nazionale dei Geologi, Simone Frosiniconsigliere dell’Ordine dei Geologi della Toscana e i rappresentanti delle Università degli Studi di Firenze, Lorenzo Rook, Pisa, Giovanni Sarti, e Siena, Enrico Tavarnelli. Il momento di confronto è stato moderato da Riccardo Martelli che ha sottolineato la necessità di fare rete per avere una compagine omogenea a livello regionale. Presente ancheGiovanni Capulli del Consiglio Nazionale dei Geologi, che ha parlato della legge sulle lauree abilitanti diventata realtà in Italia.
Nella Sessione geotecnica introdotta e presentata da Pietro Barsanti, Claudia Meisina (Università degli Studi di Pavia) ha presentato due interventi: uno sul fenomeno del ritiro e rigonfiamento dei terreni argillosi e l’altro sulle metodologie di indagine geologico-tecnica per la ricostruzione del modello geotecnico del sottosuolo (CPT e CPTU). Marco Uzielli (Università degli Studi di Firenze) si è invece soffermato sulla valutazione del rischio di liquefazione.
A chiusura della seconda giornata, Elisa Livi presidente della Fondazione Geologi della Toscana e Riccardo Martelli presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana hanno assegnato una serie di riconoscimenti ai colleghi iscritti all’Ordine da 25 anni.
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