Il messaggio che riportano le nuove grandi calamite affisse su postazioni stradali ed interrate a Firenze
Firenze torna protagonista della campagna di Alia sul decoro urbano e contro l’abbandono dei rifiuti. Grandi calamite, rimovibili e riutilizzabili, con fondo giallo e scritta nera sono posizionate nel capoluogo toscano su postazioni stradali ed interrate per informare i cittadini che in quel luogo erano stati abbandonati impropriamente rifiuti per la cui rimozione sono intervenuti operatori di Alia.
‘Qui sono stati rimossi rifiuti abbandonati da un incivile. Un costo per il decoro e la collettività’ con questo claim la nuova campagna si inserisce nel progetto di comunicazione avviato con le azioni di guerrilla marketing del maggio scorso e mira ad attenzionare ad ogni cittadino e turista l’impatto dell’inciviltà di pochi, che lasciano per strada ingombranti di vario genere ma anche sacchetti nei cestini pubblici o altro. Anche in questo caso l’azione vuole sensibilizzare i cittadini sul rispetto e la cura dell’ambiente urbano, incoraggiando un comportamento responsabile verso la gestione dei rifiuti e ribadendo i costi che la collettività deve accollarsi per il recupero degli stessi abbandonati ed il ripristino del decoro urbano.
Si ricorda, infatti, che grazie ad Aliapp, i cittadini possono effettuare segnalazioni di vario genere (comprese quelle di rifiuti abbandonati) indicando il luogo dell’abbandono ed allegando foto e ricevere feedback dal gestore in merito alla pratica aperta. In particolare, fino a oggi, sono pervenute alla ‘Control Room’ di Alia, solo per il comune di Firenze 2.700 richieste di rimozione rifiuti abbandonati attraverso la app.
Considerando che nel capoluogo toscano è attivo un servizio di rimozione abbandoni e ritiro carta a cartone in 3/6 ore, il 92% del totale delle segnalazioni è stato gestito con un tempo medio pari a 2 ore e 30’’, mentre soltanto il 7,5% è stato rimosso con tempistiche diverse dagli impegni assunti (3/6 h appunto) o è ancora in corso di gestione vista la particolarità dei rifiuti oggetto di segnalazione, non rientranti nella categoria dei ‘rifiuti urbani’, dunque speciali o pericolosi per la cui rimozione la legge prevede una procedura necessariamente più complessa.
«Soltanto nell’ultima settimana abbiamo gestito 170 segnalazioni. Da oggi, con questi nuovi messaggi, evidenziamo ai cittadini il nostro impegno quotidiano e quanto i gesti incivili ricadano sul decoro e – ha commentato il presidente di Alia Multiutility, Lorenzo Perra– siano un costo per la collettività. Solo a Firenze, ogni anno, per raccogliere i rifiuti lasciati fuori dai cassonetti, ripristinare i contenitori vandalizzati e rimuovere gli abbandoni si stimano costi aggiuntivi per la collettività pari a circa 6 milioni di euro, inutili se ciascuno fosse più rispettoso dell’ambiente e del bene comune.
Le nostre comunità sono sempre più attente alla qualità della vita e alla pulizia delle nostre città, lavoriamo ogni giorno per scoraggiare una minoranza che resiste al cambiamento. Abbiamo ormai da tempo Aliapp, un sistema efficace che consente ai cittadini di monitorare la qualità dell’ambiente ed essere di supporto al nostro lavoro operativo, e in tempi rapidi. Invito, quindi – ha concluso Perra – i cittadini, i city user, i turisti, i mezzi di informazione che hanno a cuore il decoro dei nostri territori ad utilizzarla, per segnalazioni, per richiedere servizi, per avere informazioni, per consultare i calendari di raccolta; è gratuita, intuitiva e smart!».
«Ho immaginato e fortemente voluto questo nuovo step della campagna contro il degrado, con uno strumento ben visibile e riutilizzabile, realizzato con un occhio sempre attento all’ambiente – ha dichiarato l’Ad di Alia, Alberto Irace-. Combattere il degrado urbano è un impegno di civiltà che dobbiamo avere tutti! Ci sono gesti che non “costano” nulla e vengono fatti quasi senza pensare, in alcune occasioni; ecco noi vogliamo additare proprio quel comportamento di pochi alla moltitudine di cittadini e turisti che vivono Firenze, che devono avere ben chiaro che gli errori di qualcuno si pagano tutti, sia dal punto di vista ambientale e che economico».
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