L’Ordine interviene sull’escalation di aggressioni, anche contro il personale sanitario
Alla vigili della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, chiaro il messaggii del presidente dell’Ordine degli Infermieri, David Nucci: «Serve il contributo di tutti contro un fenomeno che resta radicato nella società».
«In particolare contro quelle – aggiunge Nucci – che ha matrici di genere, purtroppo estremamente radicata nella nostra società.
Abbiamo espresso più volte indignazione anche per l’escalation di aggressioni contro il personale sanitario, a cui stiamo assistendo – prosegue – e che a loro volta vedono spesso protagoniste proprio professioniste donne. Ribadiamo la necessità del contributo di tutti per rendere questo mondo migliore e più civile».
A porre l’accento sulla situazione arrivano anche i dati del sedicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana, realizzato dall’Osservatorio sociale regionale su dati relativi al 2023. Nel 2023 si sono registrati 6 femminicidi, che hanno fatto salire il drammatico bilancio degli ultimi 17 anni a 140. Sono oltre 4.500 le donne che in un anno si sono rivolte a un centro antiviolenza, mentre sfiorano i 2mila in un anno gli accessi in codice rosa al pronto soccorso per maltrattamenti.
«Numeri che devono essere accolti preoccupazione – prosegue Nucci – ma anche con la voglia di reagire per contrastare la violenza in tutte le sue forme. E per questo riteniamo sia importante l’attività svolta dalla Rete regionale Codice Rosa. Nata nel 2010 nell’Azienda USL 9 di Grosseto come progetto pilota, definisce le modalità di accesso e il percorso socio-sanitario per le donne e tutte le vittime di violenza. Nel 2023 nei Pronto Soccorso della Regione Toscana si sono registrati 1.951 accessi in “Codice Rosa”, di cui 400 da parte di minorenni. Numeri – conclude – che si commentano da soli».
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